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Attraverso una serie di documenti inediti e testimonianze dirette Giulia Cacciatore ricostruisce la biografia giovanile dello scrittore Gesualdo Bufalino, e in particolare il periodo della guerra e della Resistenza trascorso in Emilia-Romagna. Gli elementi emersi dal confronto tra documenti eterogenei erano tutti riconducibili a Reggio Emilia e ai fatti che accaddero in quella provincia dall'8 settembre 1943 al 25 aprile 1945 e, al tempo stesso, mostravano con sempre maggiore evidenza che Bufalino, per comporre il romanzo dell'esordio, aveva tratto ispirazione dall'esperienza vissuta in prima persona in una delle zone nevralgiche della guerra di Liberazione. Dopo l'armistizio, Bufalino non rientrò a Comiso ma rimase a Scandiano, a due passi dalla Linea Gotica, nel territorio dove la stretta nazifascista si espresse sin da subito nella "politica" delle stragi contro i civili, nella progressiva attuazione di un regime di terrore e di violenza che non risparmiava nessuno, tantomeno un disertore come lui...